La sfida di domenica tra Atalanta e Lecce avrà il volto di Gianluca Manganiello, arbitro della sezione di Pinerolo che il 28 novembre compirà 44 anni. L’analista finanziario piemontese torna a incrociare i nerazzurri dopo precedenti che, finora, hanno spesso sorriso alla Dea, al contrario di quanto accaduto ai salentini, per i quali il suo nome evoca più di un ricordo amaro.
Atalanta, bilancio positivo con il fischietto di Pinerolo
Manganiello ha diretto dieci gare degli orobici, con un bilancio che racconta di sette vittorie, due sconfitte e un pareggio. L’ultimo incrocio risale al 23 novembre scorso, quando l’Atalanta vinse 3-1 sul campo del Parma con reti di Retegui, Ederson e Cancellieri. Nella memoria nerazzurra restano anche il 3-2 casalingo all’Udinese nell’aprile 2021, il 4-1 rifilato al Benevento in piena epoca Covid e l’esordio con successo sul Sassuolo nel settembre 2017. Le uniche macchie? Il ko di Empoli nel 2018 e quello di Firenze in Coppa Italia nel gennaio 2020. In generale, un percorso che ha visto la Dea spesso protagonista di vittorie rotonde e convincenti.
Lecce, una tradizione da incubo
Decisamente diversa la storia con il Lecce, che con Manganiello ha collezionato otto sconfitte in nove partite dirette. L’unico punto strappato risale al febbraio 2021, in Serie B, con l’1-1 contro l’Alessandria. Per il resto, una lunga serie di battute d’arresto: dal poker incassato a San Siro contro il Milan all’1-2 interno contro la Spal, passando per i ko contro Lazio, Roma, Napoli e Inter. Anche l’ultimo incrocio con l’Atalanta, alla vigilia di San Silvestro due anni fa, si concluse con una sconfitta di misura firmata da Lookman.
Domenica, dunque, la cabina di regia sarà ancora una volta affidata a Manganiello, con un dato statistico chiaro: la tradizione guarda a Bergamo, mentre per il Lecce sarà l’ennesima sfida contro i fantasmi del passato.