Nell’Atalanta che fin qui ha vissuto di rotazioni limitate, il tema del turnover è destinato a diventare centrale. Con Kossounou impiegato solo a sprazzi e la mancanza di un mancino naturale dopo l’infortunio di Mitchel Bakker, i riflettori si spostano su due giovani che attendono la loro occasione: Honest Ahanor e Lorenzo Bernasconi.
Ahanor e Bernasconi, gli esterni del futuro
Il primo, appena 17 anni e cresciuto nel vivaio del Genoa, ha mostrato velocità e qualità nelle diagonali difensive durante il precampionato. Il secondo, originario di Arcene, compirà 22 anni a novembre ed è l’unico esterno mancino rimasto a disposizione dopo quattro stagioni di crescita a Zingonia. Entrambi hanno finora solo numeri di maglia – il 69 per Ahanor e il 47 per Bernasconi – senza ancora un vero spazio ufficiale, ma il calendario fitto potrebbe cambiare le cose.
Stanchezza e tour de force: ora la chance
Con i titolari non sempre impeccabili – da Scalvini a Djimsiti, passando per qualche incertezza difensiva costata punti – Juric riflette sull’opportunità di dare fiato agli intoccabili. Il tour de force alle porte, con Lecce, PSG, Torino, Juventus e Bruges, potrebbe rappresentare il momento giusto per inserire gradualmente la coppia Ahanor-Bernasconi, almeno contro avversari meno proibitivi.
I due giovani scalpitano e hanno già dato segnali incoraggianti: resta impressa la conclusione di Bernasconi a Lipsia il 2 agosto, un matchball che testimonia la sua personalità. Ora tocca a Juric decidere se affidarsi alla linea verde per garantire energie fresche alla Dea.